Quadri espansi (Italia) 55′

Autore

Francesco Crispino

Brevi note biografiche

Docente di cinema, critico e filmmaker è autore di un volume di saggi su Pier Paolo Pasolini (Com’era nuovo nel sole Monteverde vecchio!, 2000) e uno sul cinema di Salvatore Piscicelli (Alle origini di Gomorra. Salvatore Piscicelli tra Nuovo cinema e Neotelevisione, 2010). Ha inoltre scritto anche numerosi saggi specializzandosi nell’analisi della regia.
Ha diretto diversi cortometraggi e documentari, uno dei quali (Linee d’ombra) è dedicato al cinema del padre Armando.

Descrizione dei contenuti dell’opera

Quadri Espansi è un’indagine documentaria su come si formano i quadri del nostro cinema e mette al centro una galassia esistenziale in cui scuole professionali, famiglie e la gavetta plasmano le identità e le aspirazioni delle diverse figure professionali. Un magmatico percorso che tocca e unisce diverse generazioni ma anche differenti attitudini verso il cinema e la (sua) formazione. Materiali che, talvolta con amara ironia, ci mostrano un quadro fratturato della situazione cinematografica italiana.
Ciò che era, ma soprattutto ciò che è (diventato) il cinema italiano in un coro di voci che incrociano testimonialità e ricerca.

Motivazione scientifica

Realizzato nell’ambito del PRIN 2008 (Piano di Rilevanza Nazionale) sulla “Formazione dei quadri nel cinema italiano espanso”, il documentario è il contributo che l’Università di Roma Tre ha prodotto per questo tipo di ricerca interuniversitaria.

Note regia: «Dopo una prima riflessione di natura strettamente terminologica (Che cosa significa “quadri”? Cosa si intende esattamente per “cinema espanso”? Esiste un concetto univoco di “Formazione”?), ciò che mi ha guidato nella realizzazione è stata l’immagine di una frattura. Quella che emergeva dalla distanza tra ideale e reale nelle parole degli intervistati, tra la pellicola e il digitale e che, a mio avviso, connota gran parte del cinema italiano contemporaneo. Una frattura che ho cercato di tradurre nel rapporto tra i corpi e lo sfondo in cui agiscono, tra la testimonianza e l’astrazione del documento, tra l’immagine e il suono».